F.A.B.I.
Label
Lunatika Records/ZdBArtists
Elvira CaobelliRelease Date
29 July 2022Artist
Elvira CaobelliAutrici
Giuditta Maselli / ElviraMusic
ElviraMastering
ZdBLabel
Lunatika Records/ZdBDistribuzione
BelieveArtworks
Giuditta MaselliAvailable Lyrics
F.A.B.I.
Fuggi dal foglio, ragazzo.
Le mie intenzioni non sono poi così buone.
Scappa ora,
che sono ancora abbastanza innamorata da lasciarti andare;
perché se il tempo passasse
potremmo abituarci a vivere sulla carta
sopra questi fogli scritti
dentro i quali si sta stretti.
Ti accorgerai da solo
di quanto sia artificiale
l’aria che ti do da respirare.
Fintanto che hai forza nelle gambe
corri lungo i bordi delle mie pagine bianche.
Ragazzo. Fuggi.
Non lasciarti abbindolare dalla mia penna.
Come me, lei anche è donna.
Quel pugno di giorni bellissimi,
difficili da scordare,
mi tengono sveglia la notte, mi picchiano,
non fanno più respirare.
Se non fuggi dal foglio, ragazzo
io non ho più via d’uscita,
prigioniera delle mie pagine
questa non può essere vita.
Tu sei fatto per la vita, ragazzo.
Fuggi.
Il tuo posto non è questo,
esci fuori dal mio testo,
e portami con te.
Lontano da queste mute parole,
per conoscere come è fatta la tua bocca veramente
e potertele travasare dentro
e sarà quello, il nostro primo vero incontro
sul quale prometto di non scrivere niente.
RIT.
Quel pugno di giorni bellissimi,
difficili da scordare,
mi tengono sveglia la notte, mi picchiano,
non fanno più respirare.
Se non fuggi dal foglio, ragazzo
io non ho più via d’uscita,
prigioniera delle mie pagine
questa non può essere vita.
Perché la vita è un’altra cosa,
è compromesso e conflitto insieme.
È fatta di cose che dentro la carta non possono starci.
Come i baci
o le carezze
che non ho avuto il coraggio di darti
e i “Ti Amo” che non posso dirti
senza evitare che mi incarti
Perdona la storia.
Non ha più saliva,
la vedi la penna,
la china è finita.
Siamo alle pagine di coda,
dove rimane giusto un piccolo spazio bianco.
Perché la verità, ragazzo,
è che non posso fermarmi ma voglio
riuscire a toccarti
fuori dal foglio.
Le mie intenzioni non sono poi così buone.
Scappa ora,
che sono ancora abbastanza innamorata da lasciarti andare;
perché se il tempo passasse
potremmo abituarci a vivere sulla carta
sopra questi fogli scritti
dentro i quali si sta stretti.
Ti accorgerai da solo
di quanto sia artificiale
l’aria che ti do da respirare.
Fintanto che hai forza nelle gambe
corri lungo i bordi delle mie pagine bianche.
Ragazzo. Fuggi.
Non lasciarti abbindolare dalla mia penna.
Come me, lei anche è donna.
Quel pugno di giorni bellissimi,
difficili da scordare,
mi tengono sveglia la notte, mi picchiano,
non fanno più respirare.
Se non fuggi dal foglio, ragazzo
io non ho più via d’uscita,
prigioniera delle mie pagine
questa non può essere vita.
Tu sei fatto per la vita, ragazzo.
Fuggi.
Il tuo posto non è questo,
esci fuori dal mio testo,
e portami con te.
Lontano da queste mute parole,
per conoscere come è fatta la tua bocca veramente
e potertele travasare dentro
e sarà quello, il nostro primo vero incontro
sul quale prometto di non scrivere niente.
RIT.
Quel pugno di giorni bellissimi,
difficili da scordare,
mi tengono sveglia la notte, mi picchiano,
non fanno più respirare.
Se non fuggi dal foglio, ragazzo
io non ho più via d’uscita,
prigioniera delle mie pagine
questa non può essere vita.
Perché la vita è un’altra cosa,
è compromesso e conflitto insieme.
È fatta di cose che dentro la carta non possono starci.
Come i baci
o le carezze
che non ho avuto il coraggio di darti
e i “Ti Amo” che non posso dirti
senza evitare che mi incarti
Perdona la storia.
Non ha più saliva,
la vedi la penna,
la china è finita.
Siamo alle pagine di coda,
dove rimane giusto un piccolo spazio bianco.
Perché la verità, ragazzo,
è che non posso fermarmi ma voglio
riuscire a toccarti
fuori dal foglio.